mercoledì 29 dicembre 2010

Che schifezza!

Tramite il profilo Facebook di Giulia Innocenzi ho trovato il seguente link di Metilparaben:

E le poche parole sono più che sufficienti: dove sono i difensori dello spermatozoo e della vita vegetale? Quelli degli attacchi a Englaro e Welby? Mi fanno schifo ma non proveranno mai vergogna delle loro azioni purtroppo...

sabato 11 dicembre 2010

la paura dell'omologazione

Ho paura!
Sì ho proprio paura dell'omologazione, è una cosa che mi fa venire i brividi perché siamo veramente troppo deboli. Dobbiamo ammetterlo , siamo un essere animale veramente debole.
I nostri pensieri possono essere modificati tramite molteplici canali di informazione in men che non si dica, potremmo vestirci tutti allo stesso modo in meno di pochi mesi e andare tutti ripetendo le stesse cose in ancora meno tempo.
Poi c'è il rovescio della medaglia: ovvero colui che piuttosto che risultare uguale agli altri diventa osteggiatore di qualsiasi cosa sia in voga in questi tempi. Questi ultimi, forse ancora peggio che i primi, credono di sentirsi al di fuori della corrente del fiume che trascina la società e dalla sponda del fiume iniziano a discriminare coloro che si trovano dentro...senza accorgersi che si trovano semplicemente nella corrente opposta, quella che deve essere contro a tutto e tutti a ogni costo!
E credo che ognuno si sia trovato sia in una corrente che nell'altra, che qualcun'altro cerchi il più possibile, come me, di apprezzarle entrambe invece di ripudiare l'una o l'altra...di porsi il più possibile equidistante dalle due per quanto difficile possa essere.
Perchè quelli come me non credono che ci sia una sola verità, o quantomeno siamo consci di non possederla e ci piace farci invadere dalle opinioni più differenti per poi filtrarle e fare proprio ciò che c'è di buono in ognuna di esse.
Ed è proprio per non permettere che una corrente mi travolga che ho paura a guardare i telegiornali e la televisione piuttosto che leggere i quotidiani. Quantomeno credo che sia sufficiente farsi delle domande su quello che leggiamo ed evitare di ripeterlo come pappagalli senza esserci interrogati su di esso! Se così non fosse ogni giorno potrebbero imporci di dire, e addirittura pensare, le stesse fottute cose.

martedì 30 novembre 2010

"ma non è che lo Stato ce l'ha con i giovani, lo Stato ce l'ha con la cultura"

Un saluto all'illuminatissimo Mario Monicelli, nel giorno in cui la Camera approva la Riforma Gelmini...magari ha pensato bene di andarsene prima di assistere a un tale scempio della democrazia.

giovedì 29 luglio 2010

L'ipocrisia milanese: movida sì, ma solo quella che vuole il Comune.

I recenti episodi della chiusura delle due discoteche più famose della città di Milano fanno sembrare, come buoni specchietti per le allodole, che qualcosa stia cambiando.
E invece credo che sia la solita farsa, a cominciare dal periodo nel quale esce questo "scandalo": le discoteche sarebbero comunque chiuse nel periodo estivo a beneficio delle aperture dei locali estivi gestiti dalle stesse persone che, però, casualmente non sono stati toccati dall'inchiesta.
E mi domando come mai da anni si cerchi di divinizzare questa Milano da bere (o da pippare a seconda dei punti di vista) come la città che si ferma dopo una giornata di lavoro e si gode l'happy hour, bevendosi lo spritz quotidiano, e che poi magari prolunga l'aperitivo in qualche altro locale di moda tirando fino a notte fonda.

Negli stessi ultimi anni, parallelamente, una certa amministrazione comunale con un Sindaco ancora peggiore, ha demonizzato la cultura dell'aggregazione di giovani fuori dai locali, ossia quella che definirei "cultura del botellon". Il mercoledì sera sulla collinetta del MOM affluivano migliaia di ragazzi da Milano e provincia per riunirsi a bere portando bottiglie da casa o comprandole a modiche cifre...dopo un po' di tempo, vuoi perchè si disturbava il vicinato, vuoi perchè nessuno potesse pagare e corrompere qualcuno in Comune, vuoi perchè questa abitudine diminuiva gli incassi di qualcun'altro, tutto questo venne proibito.
Ed è accaduto lo stesso alle Colonne di San Lorenzo che si trovano miseramente transennate!
Così come continua a succedere ogni qual volta si voglia organizzare un botellon tramite passaparola o social network: gli ultimi organizzati in Piola e Bovisa avevano richiamato l'attenzione di cordoni di polizia che impedivano l'aggregazione in un parco per bere in compagnia in virtù di una distorta e patetica ordinanza comunale di un anno fa.

E sarebbe stato bello in questi giorni vedere dei paralleli tra le due culture in voga a Milano, quella delle Colonne e quella di C.so Como, e invece niente! La prima si trova oppressa con qualunque mezzo senza deroghe, la seconda vede due locali temporaneamente chiusi....con la certezza che per la nuova stagione i sigilli della Finanza avranno già preso il volo.

domenica 11 luglio 2010

Olanda o Spagna? Non tiferò per l'Olanda però guferò la Spagna

Chi mi conosce sa bene che delle Nazionali me ne frega ben poco e la mia fede è sempre nerazzurra anche durante i Mondiali....però il nazionalismo e la superiorità spagnoli sono alquanto irritanti e sono molto più ben voluti i simpatici orange!
Per carità a molti di noi stanno antipatici gli spagnoli e i francesi quantomeno in ambito sportivo però spero che ci rendiamo conto che per 4 anni dopo la vittoria del mondiale ci siamo resi odiosi girando il mondo ribadendo un giorno sì e l'altro pure che eravamo campioni del mondo....quindi un po' di leale antipatia sportiva è comprensibile tra le nostre nazioni!

Quindi forza Wesley Snejider sperando che riesca a vincere un meritatissimo Pallone d'Oro. Milanisti e juventini continuano a ripetermi che non è il più forte del mondo ma parlandoci chiaro: quando mai il pallone d'oro lo vince il più forte al mondo? (Cannavaro, Owen, Sammer, etc etc)

Che poi io il pallone d'oro lo darei ad Arnautovic!

venerdì 18 giugno 2010

Adiòs al grande Saramago: il suo ultimo articolo su El Paìs

A Coisa Berlusconi

Não vejo que outro nome lhe poderia dar. Uma coisa perigosamente parecida a um ser humano, uma coisa que dá festas, organiza orgias e manda num país chamado Itália. Esta coisa, esta doença, este vírus ameaça ser a causa da morte moral do país de Verdi se um vómito profundo não conseguir arrancá-la da consciência dos italianos antes que o veneno acabe por corroer-lhes as veias e destroçar o coração de uma das mais ricas culturas europeias. Os valores básicos da convivência humana são espezinhados todos os dias pelas patas viscosas da coisa Berlusconi que, entre os seus múltiplos talentos, tem uma habilidade funambulesca para abusar das palavras, pervertendo-lhes a intenção e o sentido, como é o caso do Pólo da Liberdade, que assim se chama o partido com que assaltou o poder. Chamei delinquente a esta coisa e não me arrependo. Por razões de natureza semântica e social que outros poderão explicar melhor que eu, o termo delinquente tem em Itália uma carga negativa muito mais forte que em qualquer outro idioma falado na Europa. Foi para traduzir de forma clara e contundente o que penso da coisa Berlusconi que utilizei o termo na acepção que a língua de Dante lhe vem dando habitualmente, embora seja mais do que duvidoso que Dante o tenha utilizado alguma vez. Delinquência, no meu português, significa, de acordo com os dicionários e a prática corrente da comunicação, “acto de cometer delitos, desobedecer a leis ou a padrões morais”. A definição assenta na coisa Berlusconi sem uma prega, sem uma ruga, a ponto de se parecer mais a uma segunda pele que à roupa que se põe em cima. Desde há anos que a coisa Berlusconi tem vindo a cometer delitos de variável mas sempre demonstrada gravidade. Além disso, não só tem desobedecido a leis como, pior ainda, as tem mandado fabricar para salvaguarda dos seus interesses públicos e particulares, de político, empresário e acompanhante de menores, e quanto aos padrões morais, nem vale a pena falar, não há quem não saiba em Itália e no mundo que a coisa Berlusconi há muito tempo que caiu na mais completa abjecção. Este é o primeiro-ministro italiano, esta é a coisa que o povo italiano por duas vezes elegeu para que lhe servisse de modelo, este é o caminho da ruína para onde estão a ser levados por arrastamento os valores que liberdade e dignidade impregnaram a música de Verdi e a acção política de Garibaldi, esses que fizeram da Itália do século XIX, durante a luta pela unificação, um guia espiritual da Europa e dos europeus. É isso que a coisa Berlusconi quer lançar para o caixote do lixo da História. Vão os italianos permiti-lo?

TRADUZIONE
La Cosa Berlusconi

Non trovo altro nome con cui chiamarlo. Una cosa pericolosamente simile a un essere umano, una cosa che dà feste, organizza orge e comanda in un paese chiamato Italia. Questa cosa, questa malattia, questo virus minaccia di essere la causa della morte morale del paese di Verdi se un profondo rigurgito non dovesse strapparlo dalla coscienza degli italiani prima che il veleno finisca per corrodergli le vene distruggendo il cuore di una delle più ricche culture europee. I valori fondanti dell’umana convivenza vengono calpestati ogni giorno dalle viscide zampe della cosa Berlusconi che, tra i suoi vari talenti, possiede anche la funambolica abilità di abusare delle parole, stravolgendone l’intenzione e il significato, come nel caso del Polo della Libertà, nome del partito attraverso cui ha raggiunto il potere. L’ho chiamato delinquente e di questo non mi pento. Per ragioni di carattere semantico e sociale che altri potranno spiegare meglio di me, il termine delinquente in Italia possiede una carica più negativa che in qualsiasi altra lingua parlata in Europa. È stato per rendere in modo chiaro ed efficace quello che penso della cosa Berlusconi che ho utilizzato il termine nell’accezione che la lingua di Dante gli ha attribuito nel corso del tempo, nonostante mi sembri molto improbabile che Dante l’abbia mai utilizzato. Delinquenza, nel mio portoghese, significa, in accordo con i dizionari e la pratica quotidiana della comunicazione, “atto di commettere delitti, disobbedire alle leggi o a dettami morali”. La definizione calza senza fare una piega alla cosa Belusconi, a tal punto che sembra essere più la sua seconda pelle che qualcosa che si indossa per l’occasione. È da tanti anni che la cosa Belusconi commette crimini di variabile ma sempre dimostrata gravità. Al di là di questo, non solo ha disobbedito alle leggi ma, peggio ancora, se ne è costruite altre su misura per salvaguardare i suoi interessi pubblici e privati, di politico, imprenditore e accompagnatore di minorenni, per quanto riguarda i dettami morali invece, non vale neanche la pena parlarne, tutti sanno in Italia e nel mondo che la cosa Belusconi è oramai da molto tempo caduto nella più assoluta abiezione. Questo è il primo ministro italiano, questa è la cosa che il popolo italiano ha eletto due volte affinché gli potesse servire da modello, questo è il cammino verso la rovina a cui stanno trascinando i valori di libertà e dignità di cui erano pregne la musica di Verdi e le gesta di Garibaldi, coloro che fecero dell’Italia del secolo XIX, durante la lotta per l’unità, una guida spirituale per l’Europa e gli europei. È questo che la cosa Berlusconi vuole buttare nel sacco dell’immondizia della Storia. Gli italiani glielo permetteranno?

giovedì 10 giugno 2010

Resistete, come se fossi con voi!!

Da blitzquotidiano.it

Il premier Silvio Berlusconi era appena rientrato da una cena con i Cavalieri del Lavoro a Villa Miani quando una manifestazione del Popolo viola ha raggiunto la residenza romana del presidente del Consiglio, a Palazzo Grazioli. “La Costituzione non si tocca, la difenderemo con la lotta”, scandiscono con slogan i manifestanti in sit-in. La casa del premier è circondata da forze dell’ordine che hanno transennato via del Plebiscito.

Il traffico inizia ad andare in tilt e il Popolo viola esibisce striscioni del tipo “La mafia ringrazia”, “Partigiani del terzo millennio”, “La libertà nasce con la Resistenza”. I manifestanti, sdraiati sul marciapiede cantano anche ‘Bella Ciao’ battendo le mani, mentre suoni di clacson, dalle auto che attraversano via del Plebiscito, accompagnano la performance dei contestatori.

Alcuni manifestanti del Popolo viola si sono successivamente sdraiati sull’asfalto di fronte a Palazzo Grazioli, costringendo le forze dell’ordine ad interrompere il flusso del traffico fin da piazza Venezia. I manifestanti, un centinaio in tutto, sventolano bandiere e continuano a scandire slogan all’indirizzo del premier Silvio Berlusconi.

Con l’identificazione dei manifestanti da parte delle forze dell’ordine si sta concludendo la manifestazione del Popolo viola sotto Palazzo Grazioli. La polizia ha appena riaperto il traffico a via del Plebiscito e i contestatori rimasti sono ormai una trentina.

Alle 21 veglia davanti Montecitorio. In precedenza, sempre nella serata di giovedì 10 giugno, il Popolo viola aveva fatto una veglia “a supporto della Costituzione agonizzante” in piazza Montecitorio contro il ddl intercettazioni. “Dopo l’ennesimo oltraggio alla Costituzione Repubblicana – si legge in una nota -, il Popolo Viola chiama a raccolta stasera dalle 21 tutte le forze politiche e la società civile affinché si formi un fronte unitario contro l’ennima legge vergogna quale il ddl Alfano sulle intercettazioni. Stasera dalle 21 inizierà una veglia in piazza di Montecitorio”.

lunedì 7 giugno 2010

Conosci il tuo nemico e saprai come sconfiggerlo? il nemico in questione ha un nome ben chiaro

Questa lettera è stata pubblicata da un berlusconiano convinto (del quale emetto le generalità per motivi contraddittori) sulla bacheca di Facebook del popolo viola:

Salve,
ringrazio il popolo viola per l’ opportunità datami di spiegare il motivo per il quale voto Silvio Berlusconi. Uno dei primi motivi è che Berlusconi abbia davvero a cuore il mio paese che lo ami come lo amo io, sono convinto che lui voglia quanto me il bene dell’Italia e degli italiani. Secondo motivo: il suo modo di parlare alle persone, credo che lui sia l’ apolitico per eccellenza, si esprime in modo diretto senza tanti sotterfugi che non portano da nessuna parte, la chiarezza con la quale esprime le sue idee e soprattuto l’ attuazione delle tali. Terzo motivo: la sua acuta intelligenza nel trattare gli affari, dovunque abbia messo le mani è riuscito a diventare il numero uno vedi le televisioni, il calcio, la finanza, la politica e credo che anche nel governare il paese nonostante le mille difficoltà sia burocratiche che ideologiche ormai superate che impediscono al nostro paese di cambiare davvero. Quarto motivo: lui rappresenta davvero la maggior parte degli italiani; è l’ unico capace di governare un paese come il nostro dove la colpa non è mai nostra ma sempre degli altri; a molti serve Berlusconi per scaricare su di lui le proprie colpe se qualcuno fallisce in qualcosa o gli viene male sa già come consolarsi, la colpa è di Berlusconi e del governo. Quinto motivo: l’ ottimismo che mi trasmette. Il suo modo di fare e come il mio, cioè, non piangersi mai addosso ma cercare sempre col sorriso sulle labbra di affrontare i problemi: credo che se una persona ha dei problemi e li affronta con ottimismo per meta li ha già risolti. Sesto motivo: molti punti del suo programma come la diminuzione della burocrazia, il piano casa, la diminuzione dei parlamentari, l’ introduzione nel nostro paese come in tutti quell’ industrializzati dell’energia nucleare (anche se al momento difficilissima da attuare), la diminuzione delle tasse ed il presidenzialismo -che io ritengo assolutamente necessario- poiché se una persona viene eletta dal popolo deve avere, oltre al dovere di governare, anche il diritto di farlo liberamente senza che nessuno gli si metta di traverso, a volte senza motivo o solo perché cosi si ottiene qualche consenso in più. Settimo motivo: credo che lui sia il solo che per il momento riesce a tenere questo paese ancora unito; senza di lui la Lega Nord avrebbe già preso il sopravvento con danni incommensurabili vista la totale assenza dell’opposizione in questo Paese. Ecco io sono campano ed ho vissuto sulla mia pelle l’ incredibile fallimento della sinistra nella mia regione e basterebbe solo questo per farvi capire i miei motivi.Grazie mille per l’ attenzione e soprattuto scusatemi per i molti errori ortografici ma un po’ come Berlusconi scrivo e parlo come penso.

Emendamento 1707

Oggi, martedì 8 giugno, si deciderà in Parlamento sull'eliminazione o meno dell'emendamento 1707, tale emendamento presentato da Gasparri (si si proprio lui), Bricolo, Quagliariello, Centaro, Berselli, Mazzatorta, Divina, prevede una variazione dell'articolo 380 del codice di procedura penale che elenca i casi in cui si deve (non si può, si deve) procedere all’arresto in flagranza. Tra i reati per cui si “deve” arrestare non c’era il delitto di atti sessuali con minorenne, nella proposta attuale chi commette atti sessuali con minorenni e viene sorpreso in flagranza non deve necessariamente essere arrestato se commette un atto sessuale di “minore gravità”.

Adesso si potrebbe disquisire per giorni sul fatto che ci siano reati di pedofilia di minore e maggiore gravità, cosa si intende con questa distinzione?!?!?! Si vorrebbe percaso giustificare qualche comportamento? Sembra immediato pensare agli scandali che riguardano il Vaticano e al caso Noemi Letizia (anche se ormai finito nel dimenticatoio) e direi che non si commetterebbe un grave errore attribuendo a tali scandali il motivo di tale emendamento.
A dir la verità pure le varie vicende sui preti pedofili (e anche sulle responsabilità del caro Ratzinger) sono passate in secondo piano rispetto ad altri fatti molto meno importanti dei quali si sono riempiti la bocca i giornalisti nelle ultime settimane, per non dimenticare i patetici attacchi alla stampa oltreoceano mossi da quotidiani come Avvenire, il Giornale, Libero & co. che mi fanno vergognare di essere italiano.
D'altronde si dimentica in fretta se bombardati di stronzate, come diceva Crozza ieri sera: ora arriveranno i Mondiali, forza italia e quando finiranno Lo amerete tutti un po' di più, dimenticherete le Sue difficoltà attuali.

Saluti

martedì 25 maggio 2010

Mourinho ti amo

Ciao josè un saluto dalla Milano nerazzurra, ci mancherai e spero che il tuo sia un arrivederci però ti confesso una cosa...spero che al Real Madrid non vincerai un emerito cazzo!! Suerte!!

lunedì 12 aprile 2010

Frattini dorme...

«se cominciamo a parlare di sequestro - ha spiegato il ministro degli Esteri Franco Frattini - trasformiamo in una vicenda politica quella che è una investigazione alle prime battute, che vogliamo seguire garantendo i pieni diritti ai nostri connazionali». «Non li abbiamo abbandonati», assicura: «vale anche per loro la presunzione di innocenza»

Ma cosa vuol affermare il nostro brillantissimo ministro degli esteri?? Dopo 24h dal sequestro non è stata mossa la minima accusa dal nostro governo, si parla di "presunzione d'innocenza" come se 3 medici appartenenti ad un'organizzazione pacifica si possano ritenere colpevoli di supporto ai talebani!!
Non sono state accusate nemmeno le forze NATO che erano presenti al momento dell'arresto senza muovere un dito!
Il "governo del fare" si caga addosso e non apre bocca??? Possibile che 3 connazionali vengano abbandonati in questa maniera e si coglie occasione per accusare Gino Strada di essere troppo politicizzato?? (cit Frattini)
BASTAAAAAAAAAAAAA

perchè la sanità lombarda è la migliore d'Italia (cit. Formigoni)

(da Repubblica di oggi)
"Rifiutata dall’ospedale perché le era scaduta la tessera sanitaria, una bambina nigeriana di 13 mesi muore poche ore dopo. Il padre, in regola con il permesso di soggiorno, aveva appena perso il lavoro e non poteva rinnovare il documento che forse avrebbe strappato la piccola alla morte. «Uccisa dalla burocrazia», dicono gli amici della coppia, che in 200 hanno sfilato per le vie di Carugate, hinterland di Milano, dove la famiglia vive.
«I medici avrebbero potuto salvarla se non si fosse perso tutto quel tempo e se le cure fossero state adeguate. Se fosse stata italiana questo non sarebbe successo», grida ora Tommy Odiase, 40 anni, in Italia dal 1997. Chiede giustizia mentre stringe la mano della moglie Linda, di nove anni più giovane.

La notte del 3 marzo la piccola Rachel sta male, è preda di violenti attacchi di vomito. I genitori, spaventati, chiamano il 118. Arriva un’ambulanza che li trasporta al pronto soccorso dell’Uboldo di Cernusco sul Naviglio. Il medico di turno, in sei minuti, visita la paziente e la dimette prescrivendole tre farmaci. «Non l’ha nemmeno svestita», racconta la mamma. Sul referto medico si leggono poche parole: «Buone condizioni generali». Sono riportati anche gli orari di ingresso (00.39) e di uscita (00.45).

Il quartetto, con loro c’è anche la figlia più grande, di due anni e mezzo, gira in cerca della farmacia di turno. Ma le medicine sono inutili e alle 2 di notte l’uomo torna al pronto soccorso. Vuole che qualcuno si occupi della figlia, che sta sempre più male. «Il personale ci risponde che “la bambina ha la tessera sanitaria scaduta, non possiamo visitarla ancora o ricoverarla”», denuncia il 40enne. «Un fatto di una gravità assoluta — sottolinea l’avvocato della famiglia, Marco Martinelli — Dobbiamo capire se esistono direttive precise per casi come questo».

In mano Tommy Odiase ha un permesso di soggiorno da residente da rinnovare ogni sei mesi ma che scade in caso di disoccupazione. Il nigeriano, per ottenere il rinnovo della tessera sanitaria propria e delle figlie, doveva presentare una serie di documenti che ne attestassero la posizione, fra i quali la busta paga dell’ultimo mese. Licenziato solo sei settimane prima, la pratica si è trasformata in un incubo.

Davanti al rifiuto dei medici, l’ex operaio diventa una furia. Urla, vuole attenzione. Qualcuno dall’ospedale chiama i carabinieri per farlo allontanare. Forse dall’altra parte della cornetta ricordano che pochi giorni prima all’ospedale di Melzo, stessa Asl, era morto un bimbo albanese di un anno e mezzo rimandato a casa dal pronto soccorso. L’intervento dell’Arma risolve momentaneamente la situazione: Rachel viene ricoverata in pediatria.

Sono le 3 di notte, «ma fino alle otto del mattino nessuno la visita e non le viene somministrata alcuna flebo, nonostante nostra figlia avesse fortissimi attacchi di dissenteria e non riuscisse più a bere nulla», raccontano i genitori. Nel tono della voce rabbia e dolore si mischiano. La sera del giorno dopo la situazione è critica, tanto che oltre alla flebo accanto al letto spunta un monitor per tenere sotto costante controllo il battito cardiaco. Alle cinque e mezza il cuore della bambina si ferma, dopo 30 minuti di manovre di rianimazione viene constatato il decesso.

I carabinieri acquisiscono le cartelle cliniche, gli Odiase presentano una denuncia per omicidio colposo a carico dei medici e dell’ospedale, la Procura di Milano apre un’inchiesta con la stessa accusa contro ignoti. Ora si attendono i risultati dell’autopsia, pronti per il 12 maggio"

trattandosi dell'Uboldo di Cernusco non puoi nemmeno sapere se la piccola sia finita nelle mani di un medico incompetente o di un medico razzista....probabilmente di un mix dei due???
E' una vergogna e guarderò con MOLTA attenzione TG5 e TG1 per vedere se anche gli strumenti di propaganda ne parleranno...io credo di si....osserveremo in che modo.

lunedì 8 marzo 2010

perchè l'Inter non vincerà mai il campionato

sono felice di dovermi ricredere, anche se il quasi aggancio alla vetta della classifica da parte del Milan prima delle elezioni mi fa pensare....forza inter